La mobilità urbana sostenibile
L’appuntamento è previsto per oggi Giovedì 21 febbraio alle ore 17
Cappella Farnese – Palazzo d’Accursio
Alla Tavola Rotonda prenderanno parte tra gli altri:
– Jean-Pierre Orfeuil, Professore all’Institut d’Urbanisme de Paris(Paris VII- Val de Marne), Direttore del Centre de recherche sur l’espace, les transports, l’environnement et les institutions
–Youri Besbes, Presidents delegato della rete « Polis » ( rete che raggruppa le principali città e regioni europee che lavorano insieme allo sviluppo di tecnologie e di politiche innovative nel settore del trasporto locale)
–Sergio Cofferati, Sindaco di Bologna
–Serge Mathieu, Vice Direttore dei servizi circolazione e trasporti – Ville de Toulouse
–Alfredo Peri , Assessore ai trasporti– Regione Emilia-Romagna
–Piero Secondini, Professore, Direttore del Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale, Università degli Studi di Bologna
Moderatore : Maurizio Zamboni, Assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici – Comune di Bologna
Invece di organizzare continuamente convegni i vari Cofferati, Zamboni e Peri dovrebbero produrre qualcosa di utile per facilitare la mobilità ciclabile, per esempio rispondendo a questa mia inviata ieri mattina a Zamboni (e cc alla Repubblica):
Gentile Assessore Zamboni,
gradirei conoscere il motivo per cui nell’area pedonale di via del Pratello è consentita la libera circolazione dei motocicli, un’evidente contraddizione rispetto alla regola che per esempio in piazza Santo Stefano e in altre zone pedonali della città consente di circolare a motore solo ai proprietari accedenti alle case. Inoltre gradirei conoscere il motivo per cui agli ingressi di via del Pratello si raccomanda con apposito cartello di circolare a passo d’uomo ai soli autoveicoli, cosa che ai motociclisti non sfugge, perché tendono a muoversi in via del Pratello come se fossero in una strada qualsiasi, con evidente pericolo per pedoni e ciclisti.
Le chiedo quindi di impedire la libera circolazione dei motocicli in via del Pratello ma anche di sostituire gli attuali cartelli agli ingressi con segnali stradali che limitino a 10 km/h la velocità di tutti i veicoli accedenti alla strada (biciclette incluse).
Se poi lei volesse adoperarsi anche per mettere mano alla pavimentazione della strada, oltre alla mia penso avrebbe l’imperitura gratitudine delle centinaia se non migliaia di ciclisti costretti ogni giorno a continue manovre per mantenere le ruote sulle strisce di pietra ed evitare gli impraticabili ciottoli.
Vittorio Marletto ([email protected])