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Quando è troppo è troppo

Il problema delle rimozioni di bicicletta abbandonate riguarda un po’ tutte le città. Tempo fa abbiamo visto come affronta il problema Copenhagen.
Oggi ci spostiamo a Ferrara che ha messo in campo una strategia differente: cercare di mettere in collegamento mondi diversi per generare soluzioni innovative e vantaggiose per tutti.
Grazie alla collaborazione della cooperativa sociale Onlus Nuova-Mente, la città estense proverà a ripristinare il decoro nelle aree della città intasate da biciclette abbandonate e ridotte a rottami, cercando ove possibile di riciclarle o destinarle ad altro uso.
Il piano approntato dal Comune si chiama Quando è troppo è troppo e rientra tra le attività avviate con il progetto Ricicletta partito già qualche tempo fa e volto al recupero di bici abbandonate. La collaborazione con la cooperativa sociale Onlus Nuova-Mente, che si occupa di formazione e avviamento al lavoro di persone affette da problemi psichici, garantirà perciò un contributo fondamentale alla realizzazione dell’iniziativa che potrà favorire cittadini in difficoltà e recupero ambientale in importanti zone della città. 

“Arrivando in stazione, ma anche in altre zone della citta’ come l’ospedale, credo che chiunque avesse capito come la situazione fosse diventata intollerabile”, ha detto l’assessore comunale alla Mobilita’ Stefano Cavallini
nel presentare il progetto. Ed è proprio dalla stazione che prenderà il via la prima fase di Quando e’ troppo e’ troppo già a partire dal lunedi prossimo e fino al 20 giugno. Poi, nell’arco di una settimana ogni mese, iniziando da luglio, gli altri recuperi.
“L’ordinanza sindacale che ci permette di prelevare le carcasse sara’ depositata nei locali gestiti dalla cooperativa Nuova-Mente”, ha spiegato il presidente della circoscrizione Gad Girolamo Calò, che ha definito il progetto “il naturale proseguimento di un’attivita’ iniziata concretamente sul territorio tre anni fa con pregevoli risultati”. Ma quali saranno le tappe del percorso che conosceranno le biciclette recuperate? La polizia municipale distinguera’ tra “rifiuto” (nel caso manchino al mezzo parti fondamentali) e “bicicletta integra”.
Le prime verranno immediatamente trasferite nel locale di “Ricicletta” in via Darsena 132; le seconde, se non saranno reclamate da un legittimo proprietario che per riottenere la bici dovrà attestarne la proprietà e compilarne un verbale con relativa sanzione per violazione dell’art. 15 del Codice della strada, vi finiranno dopo un anno un mese un giorno, quando saranno per legge dichiarate di proprieta’ del Comune.

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