Giardiniere in bicicletta
Diverso. Tranquillo. Armonioso. Naturale.
Quattro parole chiave che trovi sulla home page del sito web di di Jonathan, un giovane inglese che ha deciso di fare il giardiniere in Italia, utilizzando solo un mezzo a pedali.
Diplomato al Royal horticultural society di Londra Jonathan viene da Stamford e ha deciso di rendere il suo lavoro veramente a basso impatto ambientale.
Per cominciare ha pensato di dotarsi di uno splendido triciclo a pedali che potete vedere nella foto qui accanto. Su questo mezzo, tanto in uso in Olanda e Danimarca anche per portare a scuola i bambini, Jonathan carica i suoi attrezzi da lavoro: seghe, forbici, vanga, scala, bastoni ecc, tutti attrezzi perlopiù telescopici. Anche qui, la scelta di non utilizzare attrezzi motorizzati è venuta da sé. “L’inquinamento non è solo quello dell’aria, ma anche il rumore” dice lui in un italiano chiaro, ma che “tradisce” le sue origini.
Ma non è tutto.
L’impegno di Jonathan è esteso a tutta la filiera del suo lavoro. Infatti non usa pesticidi o erbicidi o diserbanti e gli scarti di lavoro che non riesce ad usare come concime a casa dei suoi clienti, li porta via col suo triciclo dove può caricare fino a 100 chili di peso.
Si tratta di un vero gioiellino che lui si è fatto spedire da Copenhagen: ha il freno anteriore a disco e quello posteriore con il contropedale e poi un cambio con ben 7 marce per raggiungere anche i clienti in collina.
La sua scelta, oltre far bene all’ambiente, ha anche un bel po’ di vantaggi pratici e di “marketing”. Con il suo triciclo che è unico a Bologna, Jonathan può infatti promuovere il suo servizio, entrare in centro quando vuole (senza pagare alcunché) e può accedere in giardini dove i camioncini non ci riescono. Anche il vincolo della distanza da percorrere per raggiungere i suoi clienti per Jonathan è un vantaggio. Lo “costringe” alla filiera corta, ovvero a sviluppare clientela nella zona prossima al luogo in cui abita senza costringersi a grandi spostamenti. Insomma una persona piena di risorse e che, se necessario, con un triciclo così, ti aiuta anche con piccoli traslochi. Francesca, la sua fidanzata ne sa qualcosa. Lei si fa trasportare le valige in stazione dal suo prode cavaliere che oltre al giardinaggio, rischia di reinventare il romanticismo in bicicletta (pardon in tricicletta).