Teste dure: “la religione dell’elmetto”
La questione casco sì o casco no, era stata sollevata la scorsa primavera ed era intervenuta anche la Fiab per dichiarare la propria contrarietà a provvedimenti volti a renderlo obbligatorio. Vittorio Marletto ripropone la questione citando esempi da varie parti del mondo e indicando la posizione laica di ilikebike in su questo argomento.
Un solo dato è certo: ogni volta che un paese impone l’uso del casco ai ciclisti questi calano di numero, specie i giovani e soprattutto le ragazze. È questo il caso di Nuova Zelanda , Australia e Canada.
Sull’effettiva efficacia dei caschetti nel ridurre i danni alla testa dei ciclisti invece c’è molto scetticismo: se è vero che i casi di studio pubblicati in letteratura indicano un effetto positivo, nelle analisi statistiche degli incidenti questi effetti sembrano scomparire se non addirittura prendere segno contrario, per approfondire leggi qui.
Noi di ilikebike non ne facciamo una questione religiosa, come temono alcuni danesi. Non siamo favorevoli all’obbligo, ma neanche contrari all’uso. L’importante è che in bicicletta ci si vada e sempre in gran numero.