Mario Berengo: prima le bici e poi le auto
“Deve passare il principio che prima vengono le bici e poi le auto. La strada è delle biciclette e poi delle auto. Non è possibile che in una città che sta diventando bella come la nostra, si continui con questa storia delle macchine. Le macchine devono adeguarsi alle esigenze delle bici e dei pedoni, non sono le proprietarie della strada e mi dà fastidio sentire che si fa fatica a fare la pista ciclabile di qua perchè altrimenti le auto non passano o di là perchè non c’è spazio per il parcheggio. Vogliamo capirlo o no che andare in bici è meglio che andare in auto, anche per la salute? Lo dico da medico, ma mi batto come presidente dell’associazione Difendiamo Mestre perchè finalmente Mestre diventi la città della bicicletta.”
Mario Berengo ha deciso di darci dentro con la battaglia per far vincere le biciclette in città. A settembre organizzerà un convegno sulla ciclabilità per dimostrare, strada per strada, che è possibile tornare al vecchio concetto per cui in strada ci stanno tutti, bici e macchine, moto e pedoni, ma che pedoni e bici vengono per primi. “Ma è mai possibile continuare con questo delirio delle auto che utilizziamo anche per andare a prendere il giornale? – si chiede Berengo – E a chi mi parla di piste ciclabili dico chiaro e tondo che sono d’accordo con Mingardi che bisogna farle e mi sembra che le stiano facendo, ma quando non sono realizzabili, le bici devono correre in strada, come si è sempre fatto, e le macchine devono rispettare le bici. E basta perde tempo con discussioni inutili. Mi riferisco ad esempio al fatto che in viale Garibaldi adesso si sia costretti a fare la seconda tranche di pista ciclabile in strada invece che protetta sul marciapiedi. Ma dico io: questo è uno dei viali più belli di Mestre, vogliamo approfittarne per fare una passeggiata in bici o no? E allora la strada deve essere per le bici, in primis. La strada, non la pista ciclabile. E poi un suggerimento per il Comune, che disegni per terra, quando c’è un attraversamento pedonale, lo spazio per le biciclette, per non interferire con i pedoni.
Mario Berengo ha deciso di darci dentro con la battaglia per far vincere le biciclette in città. A settembre organizzerà un convegno sulla ciclabilità per dimostrare, strada per strada, che è possibile tornare al vecchio concetto per cui in strada ci stanno tutti, bici e macchine, moto e pedoni, ma che pedoni e bici vengono per primi. “Ma è mai possibile continuare con questo delirio delle auto che utilizziamo anche per andare a prendere il giornale? – si chiede Berengo – E a chi mi parla di piste ciclabili dico chiaro e tondo che sono d’accordo con Mingardi che bisogna farle e mi sembra che le stiano facendo, ma quando non sono realizzabili, le bici devono correre in strada, come si è sempre fatto, e le macchine devono rispettare le bici. E basta perde tempo con discussioni inutili. Mi riferisco ad esempio al fatto che in viale Garibaldi adesso si sia costretti a fare la seconda tranche di pista ciclabile in strada invece che protetta sul marciapiedi. Ma dico io: questo è uno dei viali più belli di Mestre, vogliamo approfittarne per fare una passeggiata in bici o no? E allora la strada deve essere per le bici, in primis. La strada, non la pista ciclabile. E poi un suggerimento per il Comune, che disegni per terra, quando c’è un attraversamento pedonale, lo spazio per le biciclette, per non interferire con i pedoni.
Fonte: “Il Gazzettino” ed. Venezia del 02.09.2008