Morire in bicicletta a 24 anni
Domenica sera un ragazzo di 24 anni è stato ucciso da un’automobile in via Saragozza a Bologna
La notizia la trovate sul quotidiano on line di Città del Capo Radio metropolitana
Come ogni secondo sabato del mese, sabato 14 febbraio alle ore 16.00 in Piazza del Nettuno, ci sarà l’appuntamento bolognese della Critical Mass.
Questa volta anche per commemorare l’ennesima vittima della strada.
Durante la pedalata sarà infatti deposta una ghost bike e dei fiori nel punto in cui il ragazzo è stato ucciso.
La notizia la trovate sul quotidiano on line di Città del Capo Radio metropolitana
Come ogni secondo sabato del mese, sabato 14 febbraio alle ore 16.00 in Piazza del Nettuno, ci sarà l’appuntamento bolognese della Critical Mass.
Questa volta anche per commemorare l’ennesima vittima della strada.
Durante la pedalata sarà infatti deposta una ghost bike e dei fiori nel punto in cui il ragazzo è stato ucciso.
L’invito è a partecipare all’appuntamento: sabato prossimo, ore 16.00 Piazza del Nettuno.
Dispiace dirlo ma è la cronaca di una morte annunciata. Io abito in via Saragozza, nel tratto dentro porta, ma la sostanza non cambia, e ogni giorno sono testimone del fatto che, approfittando della larghezza della strada, le auto e le moto sfrecciano a 90 all’ora in entrambe le direzioni, alla faccia delle zone 30. Mai visto pattuglie fermare qualcuno o fare multe….
Paride, il ragazzo che è morto,
frequentava la ciclofficina di Bologna.
Non si hanno parole in questi casi.
Non dobbiamo fare passare sotto il silenzio quanto avvenuto.
Giovedì alle ore 12 in via saragozza angolo vi audinot,
ci si troverà per non dimenticare.
Siete tutti invitati.
Sono inorridito a leggere questa notizia luttuosa. Mi stringo agli amici della ciclofficina di Bologna in un abbraccio virtuale, purtroppo non posso venire alla manifestazione ma sono con voi. Vittorio
Non voglio essere un martire.
Mi piacerebbe vedere un futuro migliore, magari avere dei figli, sentirmi meno girovago.
Non voglio riempire una casella nel limbo della statistica.
Voglio la mia libertà, voglio poter scegliere di vivere e muovermi come voglio.
Non voglio perdere il mio tempo, che è sempre così poco, non voglio sentirmi colpevole per quel fastidioso bruciore al petto quando respiro.
Voglio che esistano gli angeli custodi, perchè le persone che mi amano non abbiano da vedermi sull’asfalto, immobile e sporco di sangue.
Perchè io la prudenza ce la metto, tutta.
E viaggio attento ed illuminato dal nirvana.
Ma il mondo attorno si accorgerà di me in quel momento in cui dovrà salvarmi la vita?
Dinamica ancora da accertare, dicono.
Ma io non voglio essere un martire della Libertà.
Sono solo un ciclista.
Con un rispetto che non vorrei portare mai, Cristiano dalianera