Bici+bus questo sconosciuto
Sul quotidiano la Repubblica edizione Bologna del 15 aprile scorso leggevamo questa lettera a firma della signora Simona Pasini
Mi sto ostinando a non acquistare l’ auto. Ma non è semplice, non so quanto ancora resisterò. Ad esempio chiedo all’ Atc: perchè non consentire agli autobus (soprattutto quelli di linee extraurbane) di far salire le biciclette? In fondo Bologna un po’ ci crede alle biciclette, lo sta dimostrando con le piste ciclabili che pian piano vedo spuntare qua e là, con il noleggio gratuito delle bici. A proposito del famoso Civis, sarà possibile il trasporto delle bici?
La risposta di Atc spa arrivata venerdì scorso diceva:
Il tema posto dalla signora Pasini, di poter fruire dei bus extraurbani portandosi la bici al seguito, non è nuovo nell’attenzione di Atc. Non potendo alloggiare le biciclette a bordo, l’Azienda aveva prospettato una soluzione che prevedeva un portabiciclette esterno montato sulla parte anteriore del veicolo: a livello nazionale, però l’omologazione non ha ottenuto l’omologazione. […] Seguono altre considerazioni su bike sharing e su car sharing; si glissa sul Civis.
Di questo tema ne parlavamo più di un anno fa. Chissà se riusciamo a fare qualche passo avanti…
Sicuramente una bella spinta potrebbe darla, se diventasse legge, la proposta di legge Dussin che all’articolo 15 interviene proprio per sbloccare quanto osta all’omologazione di portabiciclette da porre innanzi al bus. Ci si riferisce agli articoli 164 e 61 che attengono rispettivamente le norme relative alla Sistemazione del carico sui veicoli e alla Sagoma dei veicoli.
Chiunque volesse approfondire l’argomento, può andare sull’ottimo ciclodi.it per avere un ottimo punto di partenza del lavoro fatto su questo argomento da Fiab e da Enrico Chiarini.
salve, al ritorno da un viaggio in california nel 2006 scrissi anch’io all’atc inviando le foto del servizio e chiedendo di valutarlo. so, da conoscenze all’atc, che hanno effettivamente fatto delle prove ma poi anche a me risposero come a voi. continuo a pensare che sia un peccato.