Che fare?
Da quando è stata chiusa l’uscita della stazione di via Carracci (quanti anni fa?), i pendolari che arrivano in stazione e devono recarsi verso la zona nord della città (adesso molti di più visto che c’è la nuova sede del Comune in quella direzione), si immettono sul marciapiede di quella via e invadono sovente la ciclabile.
Il dubbio del ciclista è: rischiare di investire un pedone rimanendo sulla ciclabile o rischiare la strada, dove tra l’altro, secondo il codice della strada (comma 9 dell’articolo 182) è vietato andarci in presenza di ciclabile?
La domanda non è retorica: ma lo sapete che i vigili di Bologna ultimamente lavorano in punta di codice e già in passato si sono distinti per multe a ciclisti privi di campanello o che transitavano in strada pur in presenza di ciclabile?
Eppure l’articolo 1 del codice della strada dice: “Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi di una razionale gestione della mobilita’, della protezione dell’ambiente e del risparmio energetico.”
Sembra si parli della bicicletta non vi pare?
Purtroppo siamo alle solite: occorre la “tutela fai da te”. Farsi rispettare, con gentilezza, con il sorriso, ma farsi rispettare. Campanello a tutto spiano, sorrisi, a voce ben alta: “attenzione!”, “scusi, sa, ma questa è una ciclabile…” agli sguardi interrogativi, etc…
Dobbiamo far conoscere e reclamare i nostri diritti. Purtroppo, infatti, visto che nessuno lo fa, siamo costretti a svolgere anche opera di “educazione” nei confronti di pedoni e automobilisti ignoranti e/o irrispettosi. E non solo…:
Ieri, sull’attraversamento ciclabile del Ghisello (Barca) c’era un vigile: io sono stata molto contenta, l’ho salutato con un sorriso e gli ho detto “sono felice che Lei sia qui”.
Stamattina ce n’erano due. Il mio entusiasmo iniziale però si è subito spento nel constatare che stavano amabilmente chiacchierando tra loro, mentre gli automobilisti fermi sull’attraversamento pedonale/ciclabile impedivano a pedoni e ciclisti (che stavano, oltretutto, prendendo l’acqua) di passare. Ovviamente ho protestato vivacemente, in modo che anche il camionista che mi aveva impedito il passaggio sentisse bene, ed infatti mi guardava attonito (proprio non ci aveva fatto caso di essere piazzato sul passaggio…). I vigili hanno balbettato qualcosa, e uno di loro ha tentato (almeno finché non ho svoltato l’angolo) di far qualcosa. Forse.
Moralina spicciola:
a) gli automobilisti non ci pensano al fatto che se si fermano due metri prima (a loro non cambia nulla ma) i pedoni e i ciclisti possono usare l’attraversamento: diciamoglielo tutte le volte che possiamo.
b) se i vigili non sono “vigili”, svegliamoli. La presenza di un vigile che ignora gli abusi è ancor più dannosa della sua assenza.
concordo pienamente con le idee di Lisa.
L’automobile non è brutta in quanto patrimonio della tecnica, quanto per il fatto che chi la guida in città diventa nervoso all’inverosimile, dispettoso, e soprattutto chi guida fa spesso fatica a cogliere gli altri soggetti della strada.