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Rivoluzione bici

12 euro li vale tutti questo libro di Silvia Zamboni dal titolo benaugurante: Rivoluzione bici – La mappa del nuovo ciclismo urbano edito da Edizioni Ambiente
Benaugurante perché nel nostro Paese, se si eccettuano alcune esperienze come quelle di Mestre e Bolzano (Ferrara ha un “gene ciclistico” più antico), la rivoluzione, da anni, è solo auspicata.
Nel nostro Paese la cicloruzione tarda ad arrivare. Perché?
Di questo, il libro non ne parla – forse perché parlarne significava fare un altro libro – ma lascia intuire bene dove cercare: innanzitutto nel silenzio assordante della politica di ieri e di oggi.
Prendiamo quest’ultimo governo: se si eccettuano gli incentivi per l’acquisto di biciclette, che hanno suscitato l’invidia dei ciclisti di tutta Europa, si è distinto soprattutto per aver pensato di multare i ciclisti togliendoli punti … dalla patente automobilistica.
La pressoché totale assenza di politiche serie e strutturali volte a incentivare la mobilità ciclistica, ha fatto sì che l’uso della bicicletta nelle nostre città crescesse incanalandosi lungo mille rivoli motivazionali che Silvia Zamboni mette in fila con una serie di “quelli che”: con la bici risparmio; con la bici faccio prima; con la bici mi tengo in forma ecc.
Insomma un libro caleidoscopio ricco di spunti e di suggestioni ma anche pieno di dati e esperienze relative a città non solo italiane che hanno imboccato con decisione l’idea di una mobilità sostenibile e a trazione umana.
Verrebbe da citare Mao “Grande è il disordine sotto il cielo. La situazione è eccellente” e chiuderla li’ aspettando il sol dell’avvenire.
Non crediamo sia cosa saggia.
Il lavoro da fare per far partire davvero la cicloruzione rimane comunque enorme soprattutto in termini di ricomposizione delle tante anime spesso accoccolate dentro le rispettive e gelosissime identità. Per non dire del ritardo di visione di tanta parte del mondo politico con il quale bisognerebbe comunque dialogare.
A patto che sia un dialogo rispettoso, schietto, pubblico e senza sudditanza alcuna.

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