La bicicletta e il pane
15 persone (Martino a far la foto), convenute per scambiarsi gli auguri e per fare il primo giro in bicicletta dell’anno, nonostante la neve. E’ il rito urbano di una avanguardia che rispetta questa città e che chiede, a nome di tutti coloro che la percorrono in bicicletta, di essere ripagati con analoga moneta, soprattutto in termini di sicurezza stradale. Perchè la posta in gioco è alta e bisogna ribadirlo che mobilità sostenibile e sicurezza stradale, sono le facce della stessa medaglia.
Ecco perchè questo rito è benaugurante per la mobilità ciclistica, ma anche apotropaico per chi la bici la inforca ogni giorno. E’ un modo speciale per augurare buon anno a Bologna e alle sue Istituzioni, innanzitutto quelle che si occupano di Mobilità in città e in Provincia: gli Assessori Maurizio Zamboni e Graziano Prantoni a cui il Monte Sole anche quest’anno ha indirizzato una lettera dove si riassumono soddisfazioni e malesseri. E’ un modo inedito per prendere un caffè o un tè insieme. E poi via senza indugi, su per tornanti, a cercare il pane appena sfornato. Alla volta della comunità di vita di Villa due Orologi, fondata da un padre francescano che non ha mai prescritto medicine o psichiatria, ma solo mutuo aiuto. Un luogo che ospita una quindicina di persone che stanno cercando insieme, di rimettere sui binari la loro vita deragliata. E mentre oggi sembra il mondo intero uscito dai binari, dà speranza vedere chi ci sta riuscendo a cambiare rotta, con piccoli grandi gesti di ogni giorno come lavorare il legno, preparare marmellate, fare il pane. Come una volta: nel forno a legna.
Bicicletta e Pane: forse è questo che dobbiamo augurarci dal 2009
Sperando che sia l’alba di una nuova era. Fatta di meno acquisti e più abbracci, meno guerrieri e più amanti, di meno finanza e più pazienza, meno stress e più fantasia, meno serrature e più aperture, meno mercanti e più sapienti, meno benzina e più pedali.