Il “Ponte del mare” di Pescara
Un pezzo d’Europa in città. Una modo nuovo di pensare la mobilità, un’idea di contemporaneità (struttura peraltro utilissima per il progetto Bicitalia che inserisce la costa abruzzese nel tratto di 1000 chilometri detto Ciclovia Adriatica che collega Ravenna con Leuca).
Una giornata unica per la città di Pescara, caratterizzata da una cerimonia inaugurale alla presenza delle più alte cariche politiche e religiose della regione. Con spettacoli, suoni e luci che hanno illuminato i 465 metri di lunghezza complessiva della struttura dalla quale si ammirano le due riviere, sorvolando il fiume Pescara, con all’orizzonte, verso l’interno, le due montagne simbolo dell’Abruzzo, la Majella e il Gran Sasso e poi il mare, con il porto canale, il porto turistico fino a oltre i fari.
Lasciamo perdere le beghe politiche che hanno contrapposto l’ex giunta di centro sinistra che ha voluto il ponte – ma poi finita male per grane giudiziarie dell’allora sindaco Luciano D’Alfonso – e l’attuale di centro destra che l’ha inaugurato, pur non condividendone la funzione. “Il manufatto è frutto di una precisa scelta politica compiuta dalla coalizione di governo che ci ha preceduto alla guida della città – ha dichiarato l’attuale sindaco Luigi Albore Mascia – una scelta sulla quale abbiamo sollevato perplessità, non per la valenza artistica o architettonica, ma per la sua reale funzionalità”. Lasciamo perdere le critiche al fatto che sia troppo ripido (in effetti la parte ciclabile è del 7% e bisogna spingere abbastanza, specie in giorni ventosi. (guarda video)
La sommità, situata al centro del canale navigabile, si trova a una quota di 15,94 metri. La parte pedonale ha una pendenza dell’8%). Va registrata la protesta di associazioni di disabili che denunciano l’impossibilità di fruirne. Vediamo ora cosa accadrà. Specie per il completamento, fondamentale, delle ciclabili che ne garantirebbero un accesso sicuro (per ora solo spezzoni). E per l’idea dell’amministrazione comunale che già fa discutere: “Continueremo a studiare possibili misure per renderlo più funzionale – prosegue il sindaco di Pescara – ad esempio valutando la possibilità di farvi transitare un mezzo elettrico da otto posti che consentirebbe anche agli utenti anziani di attraversarlo”. Resta da vedere se sul lato ciclabile (lungo 147,70 metri e largo 4,10 metri). E così le bici si troverebbero anche lì, di nuovo, con un intralcio fra i… raggi. O sulla parte pedonale (lungo 172,80 metri e largo 3,10).
Il ponte è costato 7 milioni 582mila 500 euro.
preplneným štadiónom a amfiteátrom. V kinách bežali ruské filmy. V školách, na všetkych stupňoch sa začala učiť ruština. Profesormi sa stali ruskí emigranti z dôb občianskej vojny (1917-1921), ktorí žili v ČSR, ak ich orgány NKVD nezatkli a neodviezli do Ruska. Školský rok 1944/45 trval iba dva mesiace. Učilo sa iba v máji a júni, vysvedčenie bolo ako za celý rok. Mládež mala ohromný výber možností. Začali pracovať náboženské združenia DEM (dorast evanjelickej mládeže ), SEM (združenie evanjelickej mládeže), SKM (spolok katolíckej mládeže), kde sa trochu modlilo a počúvali náboženské prednášky, ale hlavne hodne hral ping-pong, volejbal, konali kultúrne programy, spoločenské hry a hodne tancovalo pri gramofóne. Veľmi rozšírené boli čitateľské kluby Jaroslava Foglara pri časopise Vpřed s prílohou Rýchle šípy. Podobali sa skautu. Členovia lovili bobríkov odvahy(napr. o polnoci prejsť cez cintorín), mlčania (24 hod. mlčať), prvej pomoci( zdravotníctvo), zručnosti, športu atp. Naplno fungoval aj nekatolícky skaut, Sokol organizoval cvičenie na náradí a gymnastiku . Na sokolských ihriskách sa hrali volejbalové zápasy a pestovala atletika. Začal byť v móde tanec boogie-woogie, do nekonečna sa púšťali platne big-bandu Glena Millera, opakovane sa chodilo do kina na film Zasnežená romanca s krasokorčuliarkou Sonjou Henie
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