Bologna-Verona: su Ferrovie dismesse
Che il corridoio ciclabile Bologna Verona, su ferrovia dismesse fosse materia in movimento lo avevamo intuito gia’ un anno fa. Oggi un passo importante è stato fatto per rendere ancora più percorribile quella ipotesi. E’ stato infatti firmato il protocollo tra Regione Emilia-Romagna, Rfi, Province di Bologna e Modena e i nove Comuni interessati. “Il nostro impegno per lo sviluppo della mobilità ciclistica” ha dichiarato l’assessore regionale alla alla Mobilità e trasporti Alfredo Peri. E adesso aspettiamo il 7 marzo La giornata nazionale delle ferrovie dimenticate per percorrerne un tratto e cominciare a farci “la gamba”.
Qui la notizia tratta dal sito della Regione Emilia-Romagna
Qui sotto la notizia riportata dal Corriere di Bologna perché ne vale proprio la pena:
Nel giro di qualche anno, sorgerà una pista ciclopedonale al posto della vecchia linea ferroviaria Bologna-Verona. Regione Emilia-Romagna, Rfi, le province di Modena e Bologna e nove comuni interessati hanno firmato un protocollo che è il primo passo per la sua realizzazione.
L’ACCORDO – L’accordo prevede la presa in comodato d’uso gratuito da parte delle Province dell’area dismessa da Rfi. La Regione ha accolto così la proposta del gruppo dei Comuni della Bologna-Verona (Anzona dell’Emilia, Camposanto, Calderara, Crevalcore, Mirandola, Sala Bolognese, Sant’Agata Bolognese, San Felice sul Panaro e San Giovanni in Persiceto) per la realizzazione della pista interprovinciale. Capofila è San Giovanni in Persiceto che dal 2005 ha avviato un progetto per valorizzare l’ex sedime ferroviario.
FINANZIAMENTI – Un primo tratto del percorso – da San Giovanni a Crevalcore – è già finanziato con 600.000 euro messi e disposizione da Regione (300.000 euro) e dai due Comuni (150.000 ciascuno). È previsto l’avvio di un network (con Regione ’project leader’), per reperire confinanziamenti europei per completare il percorso. Il tracciato della vecchia linea, da Osteria Nuova a Mirandola, è lungo circa 37 km e si inserisce nelle reti di BiciItalia ed EuroVelo, per una mobilità lenta su corridoi liberi da traffico. «Abbiamo contatti anche con il Comune di Poggio Rusco (Mantova) – ha spiegato l’ing.Vincenzo Cefaliello, di Rfi – per il prolungamento a nord del collegamento».
Un finale che fa ben sperare anche oltre la provincia.
Marco Trotta
Ogni tanto una buona notizia solleva il morale. Su questa faccenda mi pare non trascurabile il ruolo giocato da Fiab regionale, che ha sollecitato le amministrazioni ad agire in senso positivo. Bravo Boccaletti!