Le superstrade ciclabili di Londra
E’ sin dai tempi dell’ex sindaco Ken Livingstone che Londra sta dando ottimi segnali sul versante della mobilità in bicicletta.
E anche con il cambio del primo cittadino la tendenza non è mutata, perché Boris Johnson eletto nel maggio 2008 ha continuato, e forse anche incrementato, questa tendenza. Ma la cosa che serve sottolineare è, la predisposizione nel tempo, di un vero e proprio piano organico e articolato che la città ha saputo darsi. Un piano che prevede sì, certo, il bike sharing (e che bike sharing!), ma anche attività di formazione volta a convincere con consulenti per il traffico i londinesi a usare le due ruote anche in maniera intermodale.
Per realizzare tutto questo e tanto altro, l’Amministrazione londinese ha stanziato qualcosa come 500 milioni di sterline fissando un obiettivo davvero ambizioso: cambiare radicalmente le abitudini di mobilità dei cittadini, arrivando a incrementare del 400% i ciclisti di Londra e a ridurre le emissioni di Co2 in città del 60% entro il 2025.
Un piano che richiederà la realizzazione di infrastrutture importanti come sono le Cycle Superhighways vere e proprie autostrade per biciclette capaci di garantire sicurezza e grande scorrevolezza al traffico ciclistico. È fissata infatti per la prossima estate l’inaugurazione delle prime due “Autostrade ciclabili”, itinerari sicuri e veloci che condurranno i ciclisti dal centro di Londra alla periferia e viceversa. E poi a seguire le altre direttrici così come raffigurato nell’immagine qui sotto.
Guardatela e poi pensate a tante nostre città magari di stampo medioevale, città come Bologna con tante Porte che sono altrettante direzioni verso la periferia… e sognate!
E anche con il cambio del primo cittadino la tendenza non è mutata, perché Boris Johnson eletto nel maggio 2008 ha continuato, e forse anche incrementato, questa tendenza. Ma la cosa che serve sottolineare è, la predisposizione nel tempo, di un vero e proprio piano organico e articolato che la città ha saputo darsi. Un piano che prevede sì, certo, il bike sharing (e che bike sharing!), ma anche attività di formazione volta a convincere con consulenti per il traffico i londinesi a usare le due ruote anche in maniera intermodale.
Per realizzare tutto questo e tanto altro, l’Amministrazione londinese ha stanziato qualcosa come 500 milioni di sterline fissando un obiettivo davvero ambizioso: cambiare radicalmente le abitudini di mobilità dei cittadini, arrivando a incrementare del 400% i ciclisti di Londra e a ridurre le emissioni di Co2 in città del 60% entro il 2025.
Un piano che richiederà la realizzazione di infrastrutture importanti come sono le Cycle Superhighways vere e proprie autostrade per biciclette capaci di garantire sicurezza e grande scorrevolezza al traffico ciclistico. È fissata infatti per la prossima estate l’inaugurazione delle prime due “Autostrade ciclabili”, itinerari sicuri e veloci che condurranno i ciclisti dal centro di Londra alla periferia e viceversa. E poi a seguire le altre direttrici così come raffigurato nell’immagine qui sotto.
Guardatela e poi pensate a tante nostre città magari di stampo medioevale, città come Bologna con tante Porte che sono altrettante direzioni verso la periferia… e sognate!
Bisogna realizzarle, … sognarle, ormai, non basta più !
Bisogna eleggere sindaci e consiglieri comunali che vanno in giro in bici, allora sì che si comincia ragionare… Scusi signor candidato sindaco, lei come va al lavoro? In macchina? Allora niente voto, avanti un altro…
Le autostrade un giorno saranno
lunghe ciclabili a quattro corsie
casello-casello pedaleranno
amici nonnetti parenti e le zie
http://www.borraccedipoesia.it