Dalle rotaie alle bici. Sembra evocare “Dagli appennini alle ande” di deamicisiana memoria la pubblicazione voluta da
Fiab e curata da
Umberto Rovaldi e
Giulia Cortesi in occasione della
Terza Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Si tratta di un rapporto di 130 pagine che uscirà a breve nella collana Fiab “I quaderni Gallimbeni”, la collana dedicata all’architetto torinese nonchè attivista
Fiab, scomparso in un incidente d’auto nel 2002.
Si tratta di una mappa di 40 ciclovie distribuite dal Trentino alla Sicilia: un lavoro di raccolta dati particolarmente laborioso, svolto in sei mesi attraverso i coordinamenti regionali Fiab. Stampato su carta rigenerata sbiancata senza cloro, legatura a filo, particolarmente curato nella veste grafica e nell’impaginazione, il volume presenta numerose illustrazioni a colori e un dettagliato corredo cartografico d’epoca del
Touring Club Italiano, rielaborato da
Claudio Pedroni.
“Il lavoro compiuto è presentato dal Presidente
Fiab Antonio Dalla Venezia e contiene importanti contributi, oltre che del citato Pedroni anche di
Roberto Rovelli e
Giulio Senes, Albano Marcarini,
Marco Navarra e una panoramica dei recuperi in Europa a cura del tedesco
Achim Bartoschek. Insomma un lavoro serio che come dice Rovaldi – “è da considerarsi un primo approccio
Fiab ad una ricerca sui recuperi ciclistici dei sedimi ferroviari abbandonati possibilmente da continuare nei prossimi anni e da sviluppare con sempre maggiore determinazione e interesse. Auspicabile infatti un secondo volume dedicato alle “ex ferrovie calde”, cioè quelle per le quali è in corso di elaborazione il progetto di recupero con le possibili opzioni.