80mila euro per via del Chiù. Resta il problema dei tempi
Dopo la nostra segnalazione sulla chiusura di via del Chiù, arriva la notizia di un finanziamento di 80 mila euro per riattivare la più bella ciclabile di Bologna, ad oggi chiusa perchè inagibile. Resta il problema sulle tempistiche di riattivazione. Una spesa imprevista per la manutenzione di quest’anno e che quindi dovrà essere programmata per il 2012.
Questa la comunicazione da parte dell’Ufficio stampa del Comune di Bologna:
La pista ciclabile nella Via del Chiù è stata costruita sull’area di rispetto che, ai sensi del cc, deve essere lasciata libera per le attività di manutenzione e pulizia della canaletta in base ad una convenzione fra Comune e l’Ufficio di Bacino del Reno, nel quale affluisce il Torrente Ravone del quale la canaletta è scolmatrice.
Il 17/10/2011 la PM di Quartiere ha provveduto ad interdire la circolazione sulla pista ciclabile in quanto la balaustra di protezione, a seguito di atto vandalico, era stata distrutta per un tratto di 460 metri circa rispetto alla lunghezza totale di 1,200 Km.
Il ripristino del danno comporta un’onere di oltre 80mila euro in quanto l’attuale barriera, a norma all’epoca di costruzione della pista, dovrà essere sostituita da un parapetto in acciaio come prevedono le norme in vigore. In omaggio al principio dell’ordinamento per il quale la norma dispone solo per il futuro la barriera il legno è norma ma se deve essere sostituita si applica la norma in vigore che prevede il parapetto in acciaio. Non trovando capienza questa spesa nelle somme disponibili per l’attività di manutenzione residui del 2011, l’intervento sarà programmato nel 2012.
Siamo in attesa dell’autorizzazione da parte dell’Ufficio di Bacino per l’immediato intervento di recupero di rottami di barriera dal fondo del cale.
La pista dovrà rimanere interdetta alla circolazione fino a quando il nuovo tratto di parapetto non sarà poste in opera e collaudato.
Ufficio Stampa
Dunque sostanzialmente quel che hanno riferito anche a me, salvo che io avevo udito 77.000 euro, forse ho udito male io…o forse no, comunque ora la nota recita “oltre 80mila”. In ogni caso è utile averlo scritto perchè poi sarà interessante confrontare questa cifra con il consuntivo effettivo.
Non mi è chiaro e chiedo se le ultime frasi lascino far supporre un ripristino temporaneo del solo tratto danneggiato con il riutilizzo dei rottami recuperati dal fondo del canale.
Inoltre tale comunicazione ufficiale che data porta? E’ reperibile su internet?
Ho provato, invano, qua:
http://urp.comune.bologna.it/comunica/comstampa.nsf/InternetData?OpenView&Start=1&Count=30&Expand=2#2
Ribadisco in ogni caso l’inopportunità di tenere chiuso il tratto di ciclopedonale, ma di utilizzare più evidenti sistemi di segnalazione del pericolo di caduta, anche a fronte dei più concreti pericoli di ferimento/caduta in una situazione del genere, in cui molti utenti continuano a oltrepassare le barriere per servirsi della ciclopedonale.
Questa mattina (25 Settembre 2012) operai al lavoro per la sostituzione del parapetto con uno nuovo in pali di ferro e rete elettrosaldata per un totale di 2 settimane di lavori. Riapertura definitiva della pista prevista per la seconda settimana di ottobre 2012. Era ora.