Annunci e bici: una fede!
E voi ci credete che la bici fa bene al clima?
Pare che il Comune di Bologna se ne sia accorto. Lo abbiamo letto ieri sul sito di Il Bologna.
Il nostro Vittorio Marletto lo va dicendo in tutte le lingue da anni. (Sono di ritorno da una breve vacanza a Bordeaux; oltre a un sistema di tram modernissimi silenziosi, spaziosi e a pianale ribassato, c’é una fantastica rete di piste ciclabili che va ovunque (anche fino all’oceano a 70 km di distanza!). Lì, invece di chiacchiere, la mobilità sostenibile la fanno seriamente; nel centro storico, chiuso alle auto, tutti girano a piedi o in bici. E poi torno a Bologna…. e, oltre a tutti noti problemi, segnalo la ‘chimera’ della pista di Via Mezzofanti:
– 5 anni fa tramite il Quartiere segnalammo che S. Stefano non aveva una sola pista per andare verso il centro; l’assessore Maurizio Zamboni ci dà ragione, vienedeciso finalmente di fare una pista in Mezzofanti dalla Lunetta alla pista di via Dante; i lavori partono poco prima delle elezioni, e io comincio a tremare: ‘sta a veder che non finiscono prima delle elezioni’ mi dico; e infatti i lavori si interrompono, pare siano finiti i soldi (!);
pochi mesi fa i lavori finalmente riprendono all’altezza di Via Savioli (di cui nel frattempo era stata invertita la direzione di marcia, per cui il ciclista che viene dal centro non ha modo alcuno (!) di arrivare sulla pista (che peraltro presenta molti difetti e rischi, come è possibile constatare di persona). Passano altre settimane e i lavori riprendono: alleluja! uno potrebbe pensare che sia la volta buona… illuso: sono arrivati a Viale Oriani, anche con alcuni buoni interventi, e altri discutibili; sulla mezzeria di viale Oriani hanno dipinto la pista, strettissima; il fondo fa letteralmente schifo; c’é un simpatico paletto messo alla c… all’incrocio che impedisce di imboccarla; all’altezza di Piazza Trento e Trieste non si sa come scendere e attraversare visto che è rimasto un gradino (sic!); e, chicca delle chicche, manca ancora il collegamento (100 metri!!!) fino alla pista di Via Dante. Mi chiedo: diventermo mai una città europea? Continueremo a fare giornate di fermo del traffico/buffonate come quest’inverno su proposta della Moratti.
Sono indignato e stufo: ho 60 anni e aspetto di potermi muovere in bici in sicurezza dal referendum del 1984: e dovrei ancora credere in questa città e nella sua classe politica? Ora con Ryanair potete andare a Bordeaux con 50 euro: consiglio la visita, anche se tornare fa male al cuore….
Quando giravo l’Europa negli anni ’70 i colleghi mi chiedevano di Bologna, città all’avaguardia per innovazione (ricordate il recupero del centro storico?), ora non siamo neppure alla retroguardia
Pare che il Comune di Bologna se ne sia accorto. Lo abbiamo letto ieri sul sito di Il Bologna.
Il nostro Vittorio Marletto lo va dicendo in tutte le lingue da anni. (Sono di ritorno da una breve vacanza a Bordeaux; oltre a un sistema di tram modernissimi silenziosi, spaziosi e a pianale ribassato, c’é una fantastica rete di piste ciclabili che va ovunque (anche fino all’oceano a 70 km di distanza!). Lì, invece di chiacchiere, la mobilità sostenibile la fanno seriamente; nel centro storico, chiuso alle auto, tutti girano a piedi o in bici. E poi torno a Bologna…. e, oltre a tutti noti problemi, segnalo la ‘chimera’ della pista di Via Mezzofanti:
– 5 anni fa tramite il Quartiere segnalammo che S. Stefano non aveva una sola pista per andare verso il centro; l’assessore Maurizio Zamboni ci dà ragione, vienedeciso finalmente di fare una pista in Mezzofanti dalla Lunetta alla pista di via Dante; i lavori partono poco prima delle elezioni, e io comincio a tremare: ‘sta a veder che non finiscono prima delle elezioni’ mi dico; e infatti i lavori si interrompono, pare siano finiti i soldi (!);
pochi mesi fa i lavori finalmente riprendono all’altezza di Via Savioli (di cui nel frattempo era stata invertita la direzione di marcia, per cui il ciclista che viene dal centro non ha modo alcuno (!) di arrivare sulla pista (che peraltro presenta molti difetti e rischi, come è possibile constatare di persona). Passano altre settimane e i lavori riprendono: alleluja! uno potrebbe pensare che sia la volta buona… illuso: sono arrivati a Viale Oriani, anche con alcuni buoni interventi, e altri discutibili; sulla mezzeria di viale Oriani hanno dipinto la pista, strettissima; il fondo fa letteralmente schifo; c’é un simpatico paletto messo alla c… all’incrocio che impedisce di imboccarla; all’altezza di Piazza Trento e Trieste non si sa come scendere e attraversare visto che è rimasto un gradino (sic!); e, chicca delle chicche, manca ancora il collegamento (100 metri!!!) fino alla pista di Via Dante. Mi chiedo: diventermo mai una città europea? Continueremo a fare giornate di fermo del traffico/buffonate come quest’inverno su proposta della Moratti.
Sono indignato e stufo: ho 60 anni e aspetto di potermi muovere in bici in sicurezza dal referendum del 1984: e dovrei ancora credere in questa città e nella sua classe politica? Ora con Ryanair potete andare a Bordeaux con 50 euro: consiglio la visita, anche se tornare fa male al cuore….
Quando giravo l’Europa negli anni ’70 i colleghi mi chiedevano di Bologna, città all’avaguardia per innovazione (ricordate il recupero del centro storico?), ora non siamo neppure alla retroguardia
Rodolfo Lewanski
Pigiare sul campanello, trovarsi in tanti, pigiare sul campanello e andare, anche di sera, con i fari accesi e pigiare sul campanello.
Piano piano, la gente s’interessa, poi s’aggrega e pigia sul campanello.
Alle finestre, qualcuno, s’affaccia,
Interesse, scalpore, … sentono coriandoli sonori, i campanelli !
Fuori dai locali qualcuno chiacchiera, sente, si gira, sorride,
“… però, pratica la bici … ma quanti sono ?! “
Pigiano sul campanello.