Millepiedi la rastrelliera di Bologna
Lo avevamo annunciato la scorsa settimana che presto avremmo fatto l’elogio della rastrelliera di Bologna. Eccoci perciò qui a tessere le lodi di quella che tra addetti ai lavori, viene ormai definita la rastrelliera “tipo Bologna”. Il suo nome da catalogo è invece Millepiedi e la produce la ditta City Design di Treviso o, sempre su suo disegno, ma per piccole quantità, anche la Ditta Vegetti di Castel Maggiore in provincia di Bologna.
[Rastrelliere in Via IV novembre a Bologna, lungo il muro sud di Palazzo d’Accursio]
Questa rastrelliera nasce nel Comune di Bologna grazie al genio dell’architetto, urbanista e designer Giancarlo Mattioli, che contiamo di intervistare nelle prossime settimane. In origine prevedeva (e ce ne sono alcuni esemplari in città) non un semicerchio collegato al piantone, ma proprio un anellone analogo a quelli posti sulle facciate di alcune case di Bologna e utilizzati in passato per legare i cavalli o le bestie da soma. Nel tempo l’anello è andato perso, ma è rimasta la struttura di massima che dal punto di vista di chi va in bicicletta ha diversi vantaggi. Innanzitutto lo sviluppo sfalsato dei singoli posteggi consente di collocare senza troppi problemi due biciclette in uno spazio davvero ridotto e poi, quell’anello (o semicerchio) posto a cira 70 cm da terra, consente di agganciare con un classico lucchetto ad arco, in un solo colpo, sia il telaio che la ruota anteriore. Caratteristica preziosa per chi usa biciclette provviste di sgancio rapido nella ruote. Insomma ci sembra una rastrelliera efficace e poco ingombrante oltre che, immaginiamo, di buona manutenzione e che speriamo di scoprire meglio in futuro, parlandone col suo inventore.
PS Se nel frattempo qualcuno riesce a inviarci una foto del modello con anello saremo lieti di pubblicarla.
Di quelle con l’anello ce n’è una al centro di piazza Mickiewicz, l’ho vista stamattina ma non ho potuto fotografarla…
Noi ferraresi siamo molto, ma proprio molto invidiosi di queste rastrelliere.