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Quand’ero bambino…

…giravo per Roma con i miei amici e mio fratello (quello di mezzo, perché quello più piccolo era troppo piccolo per girare e stava a casa). Giocavamo sul marciapiede, facevamo col gesso le piste per i tappi a corona, che ci procuravamo preferibilmente alla stazione Tiburtina, dove i viaggiatori buttavano dai finestrini tappi, bottiglie di vetro e qualunque altra cosa gli venisse in mente. Quando siamo cresciuti un po’ abbiamo cominciato a girare per la città in bicicletta, in mezzo a un traffico già allora molto intenso e assai più indisciplinato di quello attuale. Eravamo in tanti, bambini e ragazzi, a dare vita e colore alla città. Ora i bambini si muovono solo scortati a vista, non c’è più nessuno che manda il figlio piccolo fuori casa da solo a comprare il latte o il vino. Nemmeno dalle elementari li fanno uscire da soli, neanche se gli firmate una carta liberatoria. E’ questo il più grave segnale della mancanza di libertà, lo spazio urbano è ormai quasi completamente occupato di lamiere, le auto sempre più ingombranti e numerose si prendono tutto il posto possibile e spesso anche quello impossibile, come le strisce pedonali, i marciapiedi, le piste ciclabili. Io mi sono stufato, ma questo non sarebbe niente, è l‘intero pianeta che si sta stufando, si scalda come una stufa e presto ci fa fuori se non ci diamo un taglio, un bel taglio alle emissioni, un bel taglio alle automobili, alle motociclette, ai camioncini, ai TIR ai SUV e a tutta la lamiera puzzolente che si è presa lo spazio dei bambini (anche di quelli vecchi come me). E’ per questo che voterò chiunque non mi parli di sviluppo crescita nuove strade e nuovi parcheggi valorizzazione del territorio e altre idiozie di cui si riempiono la bocca i profittatori e i loro servi. E adesso via, in bici tra le lamiere verso la scuola, per liberare i figli dall’abbraccio delle mura che li imprigionano.

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  1. Sono pienamente d’accordo con Vittorio, basta con questi parcheggi…. non ne possiamo più!! La città deve tornare ad essere occupata da persone e biciclette. Cercasi disperatamente politici che abbiano il coraggio di pronunciare parole, a quanto pare, difficilissime come : bicicletta, aria, salute.

  2. Caro Paolo, a Bologna tra i candidati in lizza (ben sei) per sostituire il fuggiasco Cofferati, solo Valerio Monteventi della lista Città Libera pronuncia quelle parole così scandalose. Il candidato Pd DelBono invece vuole fare sempre nuovi parcheggi… e intervisto da questo blog sulla mobilità ciclabile non ha mai neanche pronunciato la parola bicicletta…. Meditare bolognesi meditare…

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