Semafori sfalsati
A Bologna ci sono alcuni passaggi ciclabili in prossimità di incroci con strade a grande percorrenza che presentano qualche rischio. Sono proprio quei passaggi in cui tu che vai in bici trovandoti su ciclabile e avendo il verde, magari ti rilassi. E succede il guaio.
Perché nella tua stessa direzione sta proseguendo un’auto che magari svolta a destra e becca il ciclista mentre sta attraversando tranquillo.
A Bologna, un esempio da manuale è l’incrocio tra via Dante e viale Carducci che interessa i ciclisti che transitano in direzione est – ovest.
Dopo varie sollecitazioni, anche nostre, l’Ufficio Mobilità ha trovato un rimedio di cui va reso atto e merito. Non è il massimo, forse meglio sarebbe stato un semaforo che prevedesse un lampeggiamento perenne dell’arancione per tutta la durata del verde agli automobilisti, ma sicuramente è un miglioramento in termini di sicurezza.
Ecco perciò che su sollecitazione dell’Ufficio Mobilità, la Centrale semaforica ha rilasciato questa dichiarazione:
“il progetto di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili ad elevata criticità a mezzo specifica pianificazione semaforica , ha visto nel suo iter, conclusa la fase dedicata all’impianto semaforico che regola l’incrocio V.le Carducci/Dante in data 4 marzo c.a.
Nella fattispecie durante lo sfasamento (di durata variabile in relazione ai flussi di traffico rilevati) pianificato tra le due direzioni nord e sud del viale di circonvallazione, inizia la fase favorevole all’attraversamento pedonale/ciclabile dal lato ovest .
Alla successiva chiusura della circolazione veicolare del viale esterno corrisponde l’apertura dell’attraversamento pedonale/ciclabile lato est anticipato di 9 sec. rispetto all’apertura veicolare di via Dante”.
Perché nella tua stessa direzione sta proseguendo un’auto che magari svolta a destra e becca il ciclista mentre sta attraversando tranquillo.
A Bologna, un esempio da manuale è l’incrocio tra via Dante e viale Carducci che interessa i ciclisti che transitano in direzione est – ovest.
Dopo varie sollecitazioni, anche nostre, l’Ufficio Mobilità ha trovato un rimedio di cui va reso atto e merito. Non è il massimo, forse meglio sarebbe stato un semaforo che prevedesse un lampeggiamento perenne dell’arancione per tutta la durata del verde agli automobilisti, ma sicuramente è un miglioramento in termini di sicurezza.
Ecco perciò che su sollecitazione dell’Ufficio Mobilità, la Centrale semaforica ha rilasciato questa dichiarazione:
“il progetto di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili ad elevata criticità a mezzo specifica pianificazione semaforica , ha visto nel suo iter, conclusa la fase dedicata all’impianto semaforico che regola l’incrocio V.le Carducci/Dante in data 4 marzo c.a.
Nella fattispecie durante lo sfasamento (di durata variabile in relazione ai flussi di traffico rilevati) pianificato tra le due direzioni nord e sud del viale di circonvallazione, inizia la fase favorevole all’attraversamento pedonale/ciclabile dal lato ovest .
Alla successiva chiusura della circolazione veicolare del viale esterno corrisponde l’apertura dell’attraversamento pedonale/ciclabile lato est anticipato di 9 sec. rispetto all’apertura veicolare di via Dante”.
Tradotto vuol dire che il verde per i ciclisti scatta nove secondi prima delle auto. Ciò consente un defluire sereno delle biciclette allo scattare del verde. Ma cosa succede se un’auto e una bici arrivano in corsa all’incrocio proprio mentre è appena scattato l’arancione? E decidono di attraversarlo comunque quell’incrocio?
Forse servirebbe sfalsare i tempi anche in chiusura di verde e non solo in apertura…
Concordo con la Redazione, la cosa più semplice ed efficace sarebbe stato un lampeggiante che indichi il pericolo per gli automobilisti rappresentato da pedoni e ciclisti in attraversamento. Un amico è stato investito su quell’attraversamento l’anno scorso con conseguenze piuttosto serie.
Cari ciclisti, l’unica sicurezza sta nel principio d’invisibilità: immaginate sempre che gli altri non vi vedano e regolatevi di conseguenza.